DIAGNOSTICA

tecnologia per la Massima qualità e sicurezza

ecco perché scegliere welcomedica

La strumentazione adottata da Welcomedica è tra le più tecnologicamente avanzate attualmente disponibili e garantisce:

Welcomedica ha scelto di sviluppare le immagini esclusivamente in formato digitale, consegnandole in CD ai pazienti, per avere un minore impatto ambientale, offrire un luogo di lavoro più salubre per gli operatori e ridurre l’ingombro delle informazioni.

Non ci son tempi di attesa.

Il personale tecnico di radiologia accoglierà il paziente nel migliore dei modi.

Con la nuova gestione abbiamo investito in macchinari ad alto valore tecnologico.
Ogni apparecchio radiologico del nostro centro diagnostico è stato selezionato per rispettare due principi fondamentali:

Massima Qualità di Immagini e Minima dose di radiazioni

I nostri macchinari hanno conquistato prima di tutto la nostra fiducia perché il mondo della diagnostica, e più in generale della sanità, sta cambiando rapidamente, e il primo dovere come operatori del settore sanitario è lavorare con strumenti e prodotti all’avanguardia.

AFFIDATI A WELCOMEDICA

Nella nostra struttura ogni paziente è unico. Per questo amiamo accoglierlo e accompagnarlo nelle diverse fasi, dalla prevenzione alla cura.

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MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA (MOC)

La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), conosciuta anche come densitometria ossea (DEXA), è una tecnica diagnostica utilizzata per valutare il grado di mineralizzazione dell’osso, cioè lo stato di salute o di decalcificazione in relazione all’età e al sesso della persona.

La MOC non è invasiva, è indolore e l’esposizione alle radiazioni è molto bassa.

A cosa serve la moc?

A chi si rivolge la moc?

La MOC viene prescritta soprattutto alle donne in post-menopausa e agli uomini over 60 o persone di varia età con predisposizione genetica o osteoporosi secondaria a malattie croniche e terapie osteopenizzanti.

Può inoltre essere prescritta agli sportivi che hanno spesso a che fare con infortuni da stress nel caso in cui si sospetti una rarefazione dell’osso.

La MOC si esegue mediante una tecnica a doppio raggio X denominata DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry), tramite la quale viene misurata la densità minerale nelle ossa di una zona campione, abitualmente la colonna vertebrale e il femore prossimale. La MOC esprime la densità minerale dell’osso in due parametri: il T-score e lo Z-score.

Come si svolge l'esame?

L’esame, eseguito con la tecnica DEXA, misura la densità minerale nelle ossa, di solito nella colonna vertebrale e nel femore prossimale. I risultati si esprimono attraverso il T-score e lo Z-score. Il T-score superiore a -1 indica normalità, tra -0,1 e -2.5 osteopenia, mentre inferiore a -2.5 indica osteoporosi.

Durante l’esame, il paziente si sdraia sul lettino per proiezioni lombari e del collo del femore, con possibilità di eseguire una densitometria total body. L’esame dura circa 20 minuti, con risultati immediati.

LA SEDE

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Radiologia tradizionale

Presso il servizio di Radiologia di Welcomedica è possibile effettuare radiografie di tutto il corpo: torace, arti inferiori e superiori, ma anche radiografie di distretti complessi come caviglia e rachide.

Per la rachide, è possibile analizzare il grado di curvatura della colonna vertebrale nei casi di scoliosi (in particolare nel settore dorso-lombare), oppure gli atteggiamenti antalgici che assume il corpo dopo un trauma, come nel caso del colpo di frusta.

In moltissime patologie, in particolare dell’apparato muscolo-scheletrico, l’esame radiologico rappresenta il primo livello di studio, da eseguire sempre per evitare di sottoporre il paziente a esami non necessari.

La strumentazione da noi adottata è tra le più tecnologicamente avanzate attualmente disponibili: permette la riduzione di circa il 30% della dose di radiazioni sui tessuti rispetto agli apparecchi meno avanzati; gli strumenti consentono l’acquisizione di più immagini di segmenti ossei, che vengono successivamente ricostruite in un’unica immagine per una migliore valutazione da parte di ortopedici e fisiatri.

Il personale del servizio assiste il paziente durante tutta la procedura, assicurandone il rispetto degli standard di sicurezza per tutte le persone coinvolte. Il personale dedicato della radiologia coordina insieme al medico radiologo un percorso prestabilito, limitando al massimo l’esposizione del paziente alle radiazioni.

Le immagini vengono sviluppate esclusivamente in formato digitale per avere un minore impatto ambientale e consegnate al paziente su DVD.

Non esistono controindicazioni o effetti collaterali immediati; controindicazione assoluta è costituita esclusivamente dallo stato di gravidanza.

Radiologia odontoiatrica

Gli esami di Radiologia Dentale costituiscono un importante supporto per il lavoro di dentisti ed odontoiatri che, grazie a questo tipo di indagini radiologiche, possono progettare e pianificare con precisione interventi chirurgici e di implantologia.

Telecranio

L’analisi cefalometrica viene eseguita, su richiesta dell’odontoiatra, ad integrazione di un’ortopanoramica. Consente di valutare i tipi facciali, le caratteristiche di crescita, le strutture ossee ed i profili delle parti molli, di evidenziare eventuali anomalie delle ossa mascellari e della dentizione, di valutare i rapporti dei mascellari e dei denti. La durata è di circa 10 minuti.

ortopanoramica

L’ortopantomografia è un esame della durata di 10 minuti, molto utile per studiare l’apparato dentario e fornisce informazioni su entrambe le arcate.

Il nuovo TC Cone Beam permette di ottenere una scansione a 360°, un’immagine per ogni grado il che vuol dire un maggior numero di immagini ed una nitidezza superiore. Appartiene alla categoria delle Low Dose Cone Beam CT (CBCT), ovvero delle TC A BASSA DOSAGGIO di ultima generazione garantisce la massima nitidezza delle immagini e permette di raccogliere numerose informazioni utili sulla precisa posizione dei denti, delle strutture ossee, delle strutture anatomiche e delle strutture vitali.

DENTALSCAN INFERIORE
DENTASLCAN SUPERIORE
DENTALSCAN SUPERIORE ED INFERIORE
RX ORTOPANORAMICA ARCATE DENTARIE
TELERADIOGRAFIA CRANIO IN AP
TELERADIOGRAFIA CRANIO IN LL
TELERADIOGRAFIA CRANIO IN PA
TC CONE BEAM DUE ARCATE
TC CONE BEAM UN’ARCATA

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Ecografia e Ecocolordoppler

L’ecografia è un esame semplice e non invasivo utilizzato come prima indagine nell’esplorazione del corpo umano. Permette di identificare alterazioni patologiche degli organi, effettuare indagini specialistiche. Le più comuni sono:

Come si svolge l'esame?

L’esame ecografico non comporta l’impiego di raggi X non presenta alcun effetto collaterale ed è ripetibile più volte senza rischi per la salute.

Le apparecchiature utilizzate sono costantemente monitorate allo scopo di garantire la sicurezza di personale e pazienti e la qualità delle immagini radiografiche.
Il personale tecnico è costantemente formato ed aggiornato come previsto dalla normativa vigente (Educazione Continua in Medicina).

ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO E ADDOME SUPERIORE – EPATICO-BILIARE / PANCREATICA / GRANDI VASI ADDOMINALI

Per questo tipo di ecografia è necessario essere a digiuno da almeno 6 ore. Si possono assumere tranquillamente tutti i farmaci prescritti, con acqua non gassata.
Per i pazienti diabetici che hanno bisogno di mangiare, basta un digiuno più moderato 3-4 ore; possono assumere spremuta d’arancia o succo di frutta, un bicchiere al massimo.
Bere lentamente circa 1 litro d’acqua, a partire da un’ora prima dell’esame; l’acqua nell’intestino e la vescica piena aiuta l’esame. È anche utile avere circa mezzo litro di acqua con sé, da bere se ce ne fosse bisogno durante l’ecografia.
Ai fini di diminuire il gas nel colon, è opportuno, nei due giorni precedenti all’ecografia, evitare di mangiare: latte e latticini, verdura cruda, frutta, legumi, insaccati, cereali integrali e bevande gassate. Tali alimenti tendono a formare gas in intestino (meteorismo) che impedisce agli ultrasuoni di passare. In caso di pazienti particolarmente meteoritici può essere di aiuto assumere nei tre giorni precedenti l’ecografia.
Portare sempre con sé i precedenti esami effettuati e la documentazione clinica disponibile.

ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO
ECOGRAFIA ADDOME SUPERIORE
ECOGRAFIA ADDOME INFERIORE
ECOGRAFIA PANCREAS
ECOGRAFIA FEGATO E VIE BILIARI
ECOGRAFIA MILZA
ECOGRAFIA RENI
ECOGRAFIA VESCICA
ECOGRAFIA PROSTATA SOVRA PUBICA
ECOGRAFIA TRANSRETTALE
ECOGRAFIA TRANSVAGINALE
ECOGRAFIA TIROIDEA
ECOGRAFIA MAMMARIA
ECOGRAFIA MUSCOLARE, TENDINEA, ARTICOLARE, CUTANEA

ECOCOLORDOPPLER AORTA ADDOMINALE
ECOCOLORDOPPLER ARTI SUPERIORI ARTERIOSO E VENOSO
ECOCOLORDOPPLER ARTI INFERIORI ARTERIOSO E VENOSO
ECOCOLORDOPPLER TIROIDE-PARATIROIDE
ECOCOLORDOPPLER TRONCHI EPIAORTICI
ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI

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Mammografia con tomosintesi

La mammografia è insieme all’ecografia mammaria, l’esame fondamentale sia per la prevenzione che per la diagnosi del tumore al seno.
È una radiografia del seno, che può individuare anche noduli molto piccoli o altri segnali d’allarme precoci di un tumore al seno, come le microcalcificazioni o le distorsioni del tessuto ghiandolare.

La diagnosi precoce di un tumore è l’obiettivo del controllo mammografico in assenza di sintomi.

Chi può effettuare l'esame?

Tutte le donne dopo i 40 anni di età dovrebbero sottoporsi ad una mammografia.

L’esame viene prescritto alle donne sotto i 40 anni soltanto in pochi casi selezionati soprattutto per evitare di sottoporle ad un numero eccessivo di mammografie nel corso della vita. In presenza di un’importante familiarità (più casi di tumore mammario in familiari di primo e/o secondo grado) è tutt’al più consigliabile l’esecuzione dell’ecografia mammaria a partire dai 30 anni. Non c’è un limite di età per l’esecuzione della mammografia ed è suggerito il controllo anche oltre i 70 anni.

Come si svolge l'esame?

Per eseguire la mammografia, la mammella viene compressa con un apposito piatto in plexiglas; la compressione, se effettuata con delicatezza, provoca per lo più un leggero fastidio.
Solo in casi di ipersensibilità la procedura può provocare un leggero fastidio.
La compressione è necessaria per ridurre lo spessore della mammella; ciò consente di avere immagini diagnostiche di buona qualità e di ridurre la dose di irradiazione.
Non richiede una preparazione particolare, se non evitare, il giorno dell’esame, l’applicazione sotto le braccia e sul seno di deodoranti, talco e altre sostanze che possono falsare i risultati dell’esame. L’esame ha una durata media di 10 minuti.

Quando programmare la mammografia?

Si consiglia alle pazienti con protesi mammarie di comunicarlo in fase di prenotazione. Lo stesso consiglio va esteso anche alle donne in stato di gravidanza o di allattamento. E’ preferibile programmare l’esame una o due settimane dopo l’inizio del ciclo mestruale. Durante le mestruazioni e nella settimana che le precede, infatti, i seni potrebbero apparire più gonfi.

Perché si fa la tomosintesi?

La mammografia con tomosintesi è una tecnica di diagnostica radiografica che permette di visualizzare la mammella in 3 dimensioni. Chiamata anche mammografia 3D, viene utilizzata come esame di prevenzione per il tumore mammario, soprattutto nei casi di mammelle dense, per le quali la mammografia tradizionale in due dimensioni può avere un minor livello di esattezza.

Questo esame ha un’alta accuratezza diagnostica, riducendo parzialmente il numero di soggetti che risultano falsamente negativi o positivi all’esame mammografico, in quanto facilita l’identificazione e consente un’accurata definizione della morfologia di un nodulo (l’ampiezza e la lettura di una distorsione). La tomosintesi può essere effettuata come esame di prevenzione per il tumore della mammella per le donne in età maggiore di 40 anni.

Non ci sono controindicazioni alla mammografia con tomosintesi: per questo motivo tutte le donne possono sottoporsi alla tomosintesi senza problemi, in quanto non invasiva e praticamente priva di rischi. La mammografia 3D, acquisita mediante l’emissione di raggi X, come la mammografia tradizionale non può essere effettuata in donne in gravidanza.

La dose radiante è solo lievemente superiore alla dose della mammografia tradizionale.

È possibile avvertire un fastidio nel momento di compressione del tessuto ghiandolare mammario, che per la maggior parte delle pazienti risulta essere sopportabile.

La tomosintesi viene acquisita contestualmente alla mammografia, durante la medesima compressione.

La tomosintesi non prevede alcun tipo di preparazione.

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